lunedì 13 aprile 2015

"Canterbury Tales: The Knight"



Knight's Story:




PLOT:


Theseus, king of Athens, imprisons Arcita and Palaemon, two knights from Thebes (ancient Greek city). From their prison, the knights go see the sister of Theseus, Emilia, and they fall in love. Thanks to the intervention of a friend, Arcita is freed (liberato), but banished from Athens.


He decides to return, however, disguise and becomes a page at the court of Emilia: Palaemon meanwhile manages to escape and meets Arcita in a forest; when an argument between the two for the lovely Emilia. Theseus, who was passing near the forest, including the love of the two for Emilia and index a tournament between the two knights in a year would have to recruit 100 riders each, and then use them in a clash between the two. The ultimate prize would be the hand of Emilia. After a year, the two and their armies gather in Athens, ready to fight, each bringing a different banner: Arcita choose the banner of the god Mars, god of war, while Palemone chooses the goddess Venus, goddess of love. Arcita wins, but the goddess Venus, furious of defeat, causing an earthquake that does scare and boosted the horse Arcita, causing him to fall. Arcita, knowing that they must die, called Emilia and Palaemon beside him and asks them to get married and live happily; then dies staring eyes of his beloved. After great ceremonies to honor the death of the young, Palaemon and Emilia marry according to the will of Arcita.




TRADUZIONE:



Teseo, re di Atene, imprigiona Arcita e Palemone, due cavalieri provenienti da Tebe (città dell'antica Grecia). Dalla loro prigione, i cavalieri vedono passare la cognata di Teseo, Emilia, e se ne innamorano. Grazie all'intervento di un amico, Arcita viene liberato, ma bandito da Atene.


Decide però di ritornare, sotto mentite spoglie e diviene paggio presso la corte di Emilia: Palemone intanto riesce a scappare e incontra Arcita in un bosco; tra i due scoppia una lite per la bella Emilia. Teseo, che stava passando nelle vicinanze di quel bosco, comprende l'amore dei due per Emilia e indice un torneo tra i due cavalieri: in un anno avrebbero dovuto arruolare 100 cavalieri ognuno, per poi utilizzarli in uno scontro tra i due. Il premio finale sarebbe stata la mano di Emilia. Dopo un anno, i due con i loro eserciti si ritrovano presso Atene, pronti a combattere, portando ognuno un vessillo diverso: Arcita sceglie il vessillo del dio Marte, dio della guerra, mentre Palemone sceglie quello della dea Venere, dea dell'amore. Arcita vince, ma la dea Venere, furiosa della sconfitta, provoca un terremoto che fa spaventare e impennare il cavallo di Arcita, facendolo cadere. Arcita, sapendo di dover morire, chiama accanto a sé Emilia e Palemone e chiede loro di sposarsi e di vivere felici; dopodiché muore fissando gli occhi dell'amata. Dopo grandi cerimonie per onorare la morte del giovane, Palemone ed Emilia si sposano secondo le volontà di Arcita.

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